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Per partecipare alla trasmissione " DIMENSIONE AUTORE " a RADIO ITALIA 1

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mercoledì 6 gennaio 2010

Trasmissione del 5 gennaio 2010



Grande puntata con con due nuove Autrici a Dimensione Autore : la Poetesssa Maria Campanelli e la scrittrice e saggista Elena Fallo.

La prima ospite della serata è stata la poetessa MARIA CAMPANELLI che ho conosciuto nella veste artistica il 3 gennaio 2010 , alla premiazione di Poesia d' Amore dell' Associazione Penna d' Autore di Nicola Maglione. In realtà cari amici conoscevo Maria da diversi anni nell' ambito della Parrocchia Madonna di Campagna, dove Maria è molto attiva nel campo del Sociale, ma non sapevo che era anche una bravissima poetessa e ho desiderato averla come ospite nel mio programma Dimensione Autore.
La poesia di Maria è protesa verso un mondo composto da forme ideali di bellezza e si erge a custode dell'anima nel sogno d'amore che nasce dal profondo del cuore. Le sue parole sono leggere farfalle, bianche ali di angeli, petali in fiore, ma questa continua evanescenza che rivive nel sogno di oggi e nel ricordo di ieri, prende forza dalla sua voce accorata che si eleva per fare sentire tutto l'Amore, gentile, palpitante, estatico e sacro al contempo : un fluido vitale che scorre nella sua anima travolgendo incertezze e dolori.
Il profondo senso religioso di Maria Campanelli, esprime il significato più alto di sentimenti e la fragilità diventa inesorabilmente forza creativa.

La seconda ospite della serata è stata la scrittrice ELENA FALLO che ci è stata segnalata da Alessandro Dutto della Casa Editrice Araba Fenice di Cuneo.
Elena Fallo è nata a Savigliano nel 1980. Dopo la maturità classica, ha conseguito prima la laurea triennale in Società e Culture d'Europa (2004) presso l'Università degli Studi di Torino, poi (2006), presso la medesima Università, la Laurea specialistica in Storia e ha ricevuto il premio per la miglior tesi del corso di Laurea di Storia.
Attualmente è iscritta alla Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento di Torino.


Nel corso della serata Elena ci ha presentato il suo Primo libro : Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis FarrakhanEd. Arabafenice, 2008 (pp. 319, 18).


L’elezione di Barack Obama alla presidenza degli USA offre l’occasione di riconsiderare anche la storia della presenza ebraica all’interno di una società in cui la multietnicità , voluta dai padri fondatori, non risulta ancora del tutto attuata.

"La rivoluzione in Germania dopo la guerra non sarebbe mai scoppiata se gli ebrei non l'avessero preparata. [...] Gli ebrei internazionali, i veri padroni dei poteri politici e finanziari del mondo, possono riunirsi in qualunque parte e in qualunque momento, in tempo di guerra e in tempo di pace, proclamando di non pretendere altro che di studiare e discutere i mezzi più propizi per rimpatriare gli ebrei dispersi in Palestina e deviando cosi, facilmente,
qualsiasi sospetto che le loro riunioni siano indette con altri scopi"
Chi pronunciò queste frasi? Hitler nel suo Mein Kampf? Sbagliato.
L'autore di queste parole è Henry Ford, il magnate dell'industria americana, famoso per aver costruito un'automobile economicamente e tecnologicamente
accessibile a tutti, per aver introdotto la catena di montaggio all'interno della sua fabbrica, per aver contribuito in modo determinante alla creazione della società moderna. Ciò che non si conosce o di cui si sa molto poco è che Ford fu anche colui che per primo negli Stati Uniti fece pubblicare
I Protocolli dei Savi di Sion sul suo settimanale, il Dearborn Independent,
che scrisse un'opera apertamente antisemita, L'ebreo internazionale
e che ottenne una tale ammirazione da parte di Hitler da avere un proprio ritratto nell'ufficio del fürher.

A volte, è proprio la Storia che crediamo ben nota a non essere come sembra.
Questo libro ci porta dentro la vicenda poco conosciuta di uno dei capitoli più oscuri dell'anima americana, forse uno dei più inquietanti del XX secolo.
Per ricordarci che sarebbe potuto succedere e, soprattutto, che potrebbe succedere ancora.

"Gli Stati Uniti, apparsi la "terra promessa" la "nuova Israele" ai puritani e alle molteplici comunità protestanti delle élites del Nord, dei proprietari terrieri del Sud e dei pionieri dell'Ovest, parrebbero essere stati inassimilabili alla vicenda dell'antisemitismo euro-occidentale ed euro-orientale. Non è così, anche se in essi non si sono mai raggiunti gli estremismi pluriassassini genocidari dell'Europa e dell'Eurasia. Questo libro lo dimostra, e lo spiega, con una ricchezza d'informazioni e di fonti sinora in Italia, e non solo in Italia, sconosciute e poco note.
Anche gli Stati Uniti hanno fatto germinare l'antigiudaismo religioso, l'emarginazione e il linciaggio dei giudei, il razzismo antiebraico a sfondo positivistico, l'invidia popolare antifinanziaria, la xenofobia negli anni della grande immigrazione".

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