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Per partecipare alla trasmissione " DIMENSIONE AUTORE " a RADIO ITALIA 1

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lunedì 30 novembre 2009

Trasmissione del 24 novembre 2009

Puntata di grande interesse, con la presenza di cinque poeti ad alto livello, tre graditi ritorni di ALDO DI GIOIA , FULVIO FERRERO e ROBERTO BRUCIAPAGLIA e due new entry a Dimensione Autore : LUCIANA BONAFINI e DONATO DE PALMA.

Prima ospite della serata la poetessa LUCIANA BONAFINI, una persona molto fine e di sentimenti nobili, le sue poesie sono pennellate di luoghi fisici e dell'anima e danno la dimensione del candore e dell'innocenza, una poesia pura, semplice, senza fronzoli stilistici o ricercatezze retoriche e sgorgano direttamente dal profondo del cuore. Nelle sue liriche s'intravede lo stupore per le meraviglie dell'esistenza ,della famiglia, della natura, dell'universo, ma in lei resta comunque sempre la gioia di vivere e sa trasmetterla a tutti coloro che leggono le sue liriche e non è possibile conoscerla e non volerle bene.

SOGNO

D'improvviso nel sogno
la tua vecchia casa
murate sono le finestre,
non s'odono rumori :
resto ad ascoltare
immobile il silenzio.
Nulla è mutato
malgrado il vento tra le crepe,
gli inverni, quel dolore.
Come uccello morente
stride il cancello,
ma l'animo mio s'allegra :
sei lì sorridente
tra il roda-rosso dei gerani
e la gazza bianca e nera ammiccante
sul ramo dei lillà.
La finestra affacciata sull'orizzonte
riflette la campagna,
nella vetrina i libri dei poeti
amati.
Lontana nella notte
una musica dilegua.


Secondo ospite della serata è stato FULVIO FERRERO un caro amico poeta che è tornato per la seconda volta a Dimensione Autore con un immenso piacere degli amici radioascoltatori e di noi conduttori. Fulvio ama la poesia, russa specialmente, adora Queneau e giocare con i versi. Per chi non lo conosce ancora diciamo anche che ama andare nei boschi ed in montagna e ama soffrire perché è tifoso come Laura del Torino Calcio.
Fulvio ha chiesto a me e a Laura di leggere le sue poesie e per noi è stato un vero piacere, perchè esprime i suoi versi con una tale limpidezza espressiva che le sue parole scivolano nel profondo dell'animo suscitando emozioni profonde che diventano le testimonianze di una vita con briciole di felicità e momenti di tristezza e speranza.

Sala d'attesa - Lato partenze

Doveva andare ora.
Spesso aveva dovuto, sensato
secondo le attese.
Non si trascinerà per molto,
è stato tutta la notte
come un richiamo lontano,
neppure bilanci,
guazzo in frammenti,
una foglia, una sagra
un sentiero, un viso, un verso,
riluttanze e slanci, somme e sottrazioni.
Col pensiero non prova dolore.
Nessuno lo biasimi
né dargli più del suo merito,
ché ebbe spesso buona sorte,
ora solo strattoni dal paesaggio,
che s'insinua nella stanza,
tempo salato che scorre
dietro il paravento
goccia a goccia nelle vene.
Solo.
Ad attendere il rintocco definitivo
dal confine ricoperto di polvere
ed ubbidire in pace
al maestro dello sguardo finale.

Terzo ospite della serata è il nuovo amico poeta DONATO DE PALMA, una persona molto cara, genuina che si è battuto tutta la vita per garantire sempre un lavoro che gli permettesse di sostenere la famiglia senza fare mancare nulla. Si è sacrificato moltissimo per ben due volte è emigrato prima in Germania poi in Svizzera presso Zurigo. Finalmente nel 1967 viene assunto stabilmente alla FIAT e vi lavora per 30 anni fino al primo agosto 1997. All'età di 62 anni va in pensione e si dedica a coltivare il grande hobby di scrivere. Pian piano scrive poesie e e qualche piccolo racconto della sua vita colma di sacrifici e di avventura.
Incomincia a frequentare i salotti letterari di Albertina Zagami e
in uno di questi incontri mi viene presentato proprio da Albertina e io con vero piacere l'ho invitato a venire a partecipare a Dimensione Autore per farlo conoscere ai nostri amici radioascoltatori. Le sue poesie sono molto belle, veri frammenti di vita vissuta, colme di emozioni.

LA MIETITURA DEL GRANO

Il mese di giugno è arrivato,
con i campi di grano maturo,
col sole che scalda la terra,
e la falce pronta al lavoro.

Ecco, la nuova raccolta,
del frutto di tanto lavoro,
di tante giornate nei campi,
curando quel seme prezioso.
O sole che sorgi sui monti,
ruotando ti elevi nel cielo,
proteggi, o luce divina,
il frutto del nostro lavoro.
Lavoro che svolto nei campi,
col sole con l'acqua e col vento,
lavoro dall'alba al tramonto,
curando quel frutto del pane.
A novembre spaglio del grano,
a marzo è grande il germoglio,
a maggio son piene le spighe,
a giugno il frumento è maturo.
O sole che splendi nel cielo,
che illumini e scaldi la terra,
illumina il cuore dell'uomo,
che splenda d'amore e di gioia.
E' una gioia guardare quel campo,

coperto da un manto di spighe.
Col soffio leggero del vento,
le spighe ne formano l'onda.
Un uomo ha la falce nel pugno,
di cannelle protegge le dita,

al polso un bracciale di cuoio,
pronto ad entrare nel campo.

Con una mano lancia la falce,
con l'altra accoglie le spighe,

ne fa un mazzo e lo posa per terra,
poi li raccoglie e lega i covoni.
Lavora l'intera giornata,
sotto il calore del sole,

fino al calar della sera,
quando il giorno è finito.
Ma quando arriva il tramonto,
un altro lavoro lo attende,
raccogliere tanti covoni,
formando dei mucchi da venti.
Stanco a casa ritorna,
Una cena leggera lo attende,
in famiglia gioioso racconta,
il lavoro svolto nei campi.
Pian piano la sera fa tardi,
è l'ora di un giusto riposo,
riposa pensando al domani,
ma si, domani è un altro giorno.


Quarto graditissimo ospite, dopo tanti mesi di assenza è stato ALDO DI GIOIA un amico e un poeta dove la sua formazione mentale prettamente tecnica, ha bisogno che tutti i suoi scritti siano chiari, comprensibili a tutti, soprattutto a se stesso. Nella vita reale, è anche disposto a fare la parte dell' ottuso, per sviscerare intimamente la materia e capire perchè quel fenomeno è accaduto.
Il poeta non si dà pace finchè non ritrova le sue certezze e questo a qualcuno più superficiale, può anche dare fastidio.
Un libro che mi piace molto è " Come in un libro di fiabe "edito da Carta e Penna Editore perchè so che è quello più sofferto dei suoi libri, perchè nella vita ci si trova di fronte a dei bivi, a delle difficoltà e in quei momenti, bisogna operare delle scelte. E la scelta, deve essere forte, determinata, o non è una scelta, nel senso che sono gli altri ad avere scelto per te. Così, dopo avere preso posizione, la vita si snocciola sotto le tue dita, proprio come " In un libro di fiabe " , fiabe dolci come il sorriso di un bimbo o amare come la sofferenza più che la morte.
E in mezzo, c'è tutto un raccontar di vita.

LA POESIA.

la poesia,
è una goccia di vita
caduta
in una boccetta d'inchiostro
e rotolata
su di un foglio di carta,
dove ha impresso
per sempre
le sue impronte digitali.


Verso la fine della trasmissione per impegni di lavoro ci ha infine raggiunto ROBERTO BRUCIAPAGLIA, poeta e scrittore, nato a Milano ma residente a Torino dove ha compiuto i suoi studi e sì è laureato in ingegneria elettronica presso il Politecnico.
Dopo aver fatto l'Assistente Universitario, Roberto è entrato in Fiat dove si è impegnato in diversi settori strategici.
In seguito, si è occupato di consulenza aziendale presso Aziende di diversi settori.
Nel tempo libero si è dedicato alla poesia, alla pittura e alla scultura partecipando a diverse mostre collettive.
Ultimamente si è esclusivamente dedicato al suo più vecchio amore: la poesia e i racconti e ha pubblicato il suo primo romanzo: I fiori del sole (Ed. Nuovi Autori - Mi - 2004).
Ha partecipato, fra l'altro, a diversi concorsi in cui è stato premiato: Premio Nazionale di Poesia "Palazzo Grosso" 2004 (l°clas.), Premio Nazionale di Arti Letterarie "Città Amica"2004 e 2005, Premio Nazionale di Poesia "Pablo Neruda"2005, Premio Nazionale di Poesia e Narrativa "Suirentum"2005, Premio "Publio Virgilio Marone"2005 (2°clas.), XXIII Premio Leti. Intera, di Poesia "Ulivo d'Oro" L.I.D.H. Italia 2005 (1° clas.), Premio Airali 2005, 5°Concorso Inter. Poetico e Music, (Svizzera Tedesca), premio Città di Empoli Domenico Rea.
Nel corso della serata Roberto ci ha deliziato con le sue più belle poesie lette da lui stesso, da Laura e da me conquistando un grande interesse e gradimento fra i radioascoltatori.

Ieri
Era uno strappare a morsi la vita,
gli occhi specchiavano le nuvole :
a correre dietro un niente,
a scavalcare ostacoli senza lasciare orma,
mentre il sogno picchiava
sull'uscio in punta di piedi.
Si amava il tempo
anche gettandolo dal finestrino
della carrozza dai sedili di legno,
o sdraiati a contare fili di fieno.
Il passo riprendeva sempre
contro le abitudini che piegano le spalle,
a seguire un cielo che sembrava
fuggire oltre l'orizzonte.
Erano appunti lasciati a fiumi
su pagine rimaste iniziate.
Le parole cadevano,
foglie multicolori
che avvampavano illuminando il tempo
che sembrava un tenero amante.
Si è passato il confine
dei giorni inquieti,
rimangono favole sfilacciate dal vento
e il sorriso dei papaveri
che continua a stordire la mente.

sabato 21 novembre 2009

Trasmissione del 17 novembre 2009


Serata di grande interesse con la scrittrice venuta da Parma SERENA BIAGINI e con la giovanissima scrittrice di racconti Noir- Gothic Turin, VALENTINA CAVALLARO di Torino.
Siamo molto gratificati di avere avuto nei nostri studi la scrittrice Serena Biagini perchè oltre ad apprezzarla molto per le sue doti di scrittrice, siamo rimasti molto colpiti insieme ai radioascoltatori per la sua profondità di pensiero e per quanto ci detto sul lavoro che lei svolge,che l’ha portata a riflettere sulle storie di vita collegate ai vissuti emotivi delle persone, riflessioni che ha esternato in numerosi articoli su riviste e quotidiani e presentato relazioni a congressi scientifici.
Ha partecipato, come esperto nelle scienze Psicosessuologiche a varie trasmissioni televisive sulle reti toscane.
La nostra gradita ospite ha pubblicato diversi libri “Il trauma delle separazioni difficili”; Biagini Serena cap. sesto: la conflittualità distruttiva dei genitori e la risonanza sui figli. (Maggio 2003) A cura di R.Giommi I.R.F. di Firenze
“La storia di Lu” Edito A.P.E.D. 2006 e “La fortezza di vetro” Edito Kimerik 2008.
Abile nell'uso dello stile, Serena si rivela un'ottima narratrice e sa restituire, con personali accenti, qualsiasi emozionalità gli episodi emanino, sempre intimamente vissuti con commossa intensità.
Lo stile è equilibrato, sobrio, quasi cristallino, così i personaggi nascono plasmati dentro la stessa materia letteraria e conducono il lettore a vedere con i loro occhi.Abbiamo chiesto a Serena di tornare a trovarci per fare una importante puntata sulle esperienze legate al suo lavoro.

Come secondo ospite abbiamo avuto nei nostri studi Valentina Cavallaro , giovanissima scrittrice che ho avuto il piacere di conoscere in un salotto letterario al Circolo dei Lettori di Via Bogino 9. Valentina ci ha presentato il suo libro " Racconti tratti da un Moleskine " ispirandosi al famoso tacciuno nero, che già nel corso dell' Ottocento era stato il fedele compagno di grandi artisti come Van Gogh, Hemingway Chatwin. Valentina ha fatto del Moleskine l'emblema del suo libro in quanto è sempre stata affascinata dai cafè letterari parigini, ritrovo dei suoi beneamati artisti bohémiens, per i quali labile era il confine tra genio e follia. I racconti di Valentina, sono ambientati a Torino, città che insieme a Praga e Lione forma un triangolo magico esoterico. La nebbia caratteristica di Torino è il suo marchio di fabbrica che la fa sembrare la Londra di Sherlock Holmes e Wattson.
Valentina dice che spesso i suoi racconti sono definiti noir, per i temi trattati, ma lei precisa che per noir si intende il genere poliziesco francese , mentre conia per i suoi scritti un genere tutto suo che ha chiamato Gothic Turin in quanto gotica è l'anima, il fulcro dei suoi racconti nei quali si trovano personaggi che da situazioni quotidiane giungono a spingersi sino al punto di non ritorno, ritrovandosi in situazioni estreme.

venerdì 20 novembre 2009

Trasmissione del 3 novembre 2009



Grande puntata con la presentazione ai radioascoltatori di due nuovi ospiti : MARIO BARBERO e HENNI RISSONE.
Il primo ospite della serata è stato MARIO BARBERO noto scrittore, commediografo , giornalista torinese ,nonchè critico letterario e redattore di alcune riviste.
Ho avuto il piacere di conoscerlo nella veste di Presidente della Giuria, alla premiazione del concorso letterario Poeti in Aia e gli ho subito chiesto di venire alla nostra trasmissione.
Intervistando Mario Barbero abbiamo saputo che da tempo, collabora in via continuativa con la testata on-line Literary e con istituzioni musicali e museali italiane e straniere. Conferenziere e membro di Giuria, collabora inoltre con il Centro Italiano per le Arti e la Cultura.
Ha curato le sceneggiature del filmato Il ventre di Torino per RAI-SAT e del video Il Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706 per conto del Museo Pietro Micca di Torino. Ha conseguito vari riconoscimenti letterari a Torino, Vignale, Padova, Pescara, Tocco di Casauria, Roma, Ostuni, Empoli. “Premio 2001 Cavaliere per la Poesia e per l’Arte”, “Premio alla Cultura 2001”, “Premio speciale della Giuria” al Concorso Internazionale Città di Salò 2004 per il romanzo Qumran Saraband e “Premio Città di Avellino” per la commedia Su un campo da golf al tramonto. Per alcuni lavori ha ottenuto il Certificate of Merit della Facoltà di Italiano dell’Università di Stato Binghamton di New York.
E’ autore di romanzi, commedie e racconti. Ha pubblicato con gli editori CM, Fogòla, Noubs, Scorpion, Laterza, Tirrenia, Comboio Com Asas e Pintore: Le ombre verdi, Racconti, Il Cantore di Confucio, Foglie, Delitto al Museo, Un’estate tardiva, La gara più difficile, Mortis Causa (con traduzione in lingua portoghese), Presunto colpevole, Artistica Funeraria S.r,l., L’uomo di Madeira (O Homem da Madeira per una Antologia in lingua portoghese), Un gioco pericoloso. Sotto lo pseudonimo di “Robert S. Mannon” è autore di Un colpo di fortuna, Il diavolo ride, La notte delle lanterne, Delitto al Regio, Marciarancia a Carnevale. Con altri autori, in occasione della XXI Fiera del Libro di Torino, ha pubblicato Delitto alla Fiera del Libro.
In questa puntata ha invece presentato ai nostri amici radioascoltatori il suo primo romanzo giallo intitolato “ Delitto al museo “ Ed. Fogola.
La storia si svolge nella Torinodegli Novanta e si sviluppa in parte nel “ sottosuolo “ della città, dove si trovano le gallerie della Cittadella, teatro dell’ Assedio di Torino da parte dei Francesi nel 1706. Un thriller basato sulle intuizioni di una studiosa e su una incredibile serie di coincidenze che portano alla soluzione…per puro caso !
Un avvincente romanzo del quale Laura ha letto alcune pagine , che sono bastate a catturare l’interesse di noi conduttori e degli amici radioascoltatori. Essendo venuti a conoscenza che Mario ha scritto molti altri romanzi gialli ci siamo subito fatti promettere di tornare ancora a parlare degli altri libri.
Mario infine ci ha rivelato che ha anche preso parte come autore al progetto di testi originali tradotti in lingua straniera dal titolo “Noirgiallothriller-Le investigazioni del traduttore” per la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Torino e noi gli facciamo una montagna di auguri per i suoi successi a venire..


La seconda ospite della serata è stata la poetessa HENNI RISSONE, anche lei conosciuta per la prima volta come giurata alla premiazione del concorso letterario Poeti in Aia.
Henni hai nostri microfoni era molto emozionata poi pian piano si è sentita a suo agio e ha incominciato a parlare di sé. Henni ci ha detto di essere sempre stata affascinata dalla potenza della scrittura.
Le sue influenze principali sono state leggendo le opere di autori come :Jacques LACAN, Simona VINCI, Marguerite DURAS, Anais NIN, Sylvia PLATH e Antonio TABUCCHI.
Lo scritto, come qualsiasi altra forma d’arte, ha per lei in parte una funzione sublimante.
Spesso Henni scrive anche in assenza delle ovvie esigenze di comunicazione, perché resta l’essenza di un atto che “porta fuori”, che produce altro da noi.
L’energia libera di un pensiero, di una emozione, si trasforma in energia legata.
Ogni parola scritta, dice Henni estremizzando, potrebbe essere intesa come già pubblicata nel senso che circoscrivere e determinare un pensiero su carta e dunque renderlo “visibile” (a sé ma anche ad eventuali altri) ne consente una presa di distanza, le dà tempo e spazio, fotografa l’invisibile.
Per questo, Henni, considera la scrittura un balsamo curativo. Spesso l’eventuale altro, ero lei stessa che si rileggeva.
A questo proposito Henni ci ha confidato nei suoi cassetti ci sono numerosi fogli ricchi dei suoi scritti, che resteranno là solo per i suoi occhi di domani!
Quando frequentava l’Università ha collaborato con un giornalino“Il Traspiratore” sul quale sono presenti alcune sue poesie.
Dopo un piacevole stacco musicale, Henni ci ha ancora detto, che la forma con la quale ha trovato una maggiore potenzialità comunicativa è invece la musica. Si diverte a scrivere canzoni per voce e chitarra e in questa forma si è “resa pubblica” in alcune occasioni tra cui:
- Primavera dei poeti 2007 dove ha partecipato leggendo alcune poesie e cantando alcuni brani da lei composti.
- Festival della musica di Refrancore 2009 con brani musicali
- “Short bus”: locale di Torino nel quale si è esibita in reading e pezzi cantati.
- Poeti in Aia come poeta e, recentemente, come giurata.
Laura ha letto di Henni alcune poesie che ci sono piaciute molto e pertanto anche a lei abbiamo chiesto di tornare ancora a trovarci nella nostra trasmissione

KM
Un’altra notte di kilometri.
La testa romba mentre il treno sferraglia
tagliando il paesaggio disteso, come noi,
in una posa scomoda.
Morbide saccadi fotografano
il chiasso di erba e pietre
Disegnate velocemente da mani distratte.
Ancora odore di carne scura.
Mi si appannano gli occhi e
penso che è tutto solo nostro
questo agosto
selvatico e inquieto.

Agosto 2000

PIOGGIA
Da sola con ciò che amo
soffro l’assenza.
un niente mi distrugge
un niente mi esalta.
Mi infatuo della pioggia

4 gennaio 2001

OMBRA

Vedo la tua scia che si disperde
Senza destino.
Pigramente accarezzi le bocche,
consumandole, col tuo autunno di attese.
C’è un angolo del tuo corpo che ci conosce,
tra buio e quiete.
In un attimo possiedo i tuoi occhi
ma solo ombra rimane.

23 gennaio 2001

Trasmissione del 27/10/2009


Grande puntata con due graditi ospiti :la poetessa MARIA CRISTINA SACCHETTI e la scrittrice BRUNA NIZZOLA tramite intervista telefonica.
Il primo ospite è un gradito ritorno CRISTINA SACCHETTI, che è già venuta più volte nei nostri studi radiofonici, molto amata dai radioascoltatori.
Nelle liriche di cristina ci sono tante emozioni, stati d'animo, ricordi della natia BICCARI nella Puglia e momenti d'incanto, direttamente enunciati dall'essenza della sua anima.
Nei versi di Cristina c'è un filo invisibile intrecciato di sofferenza, speranza e gioia che lega insieme gli attimi magici della sua poesia.

Come secondo ospite è seguita l'intervista telefonica con BRUNA NIZZOLA, scrittrice che ci è stata segnalata dalla DANAE Distribuzione di Rieti.
Bruna Nizzola è nata a Desenzano del Garda (BS) ed attualmente risiede a Torre del Lago Puccini. La sua attività come pittrice è stata evidenziata da Lodovico Gierut con la pubblicazione “Bruna Nizzola, d’acqua e di colore” nel 1997. Ha esposto in spazi pubblici e privati, con opere collocate stabilmente, tra l’altro, nel Museo Storico della Resistenza a Sant’Anna di Stazzema (LU), nel Museo della Carta di Pescia (PT), nel Centro Internazionale di Cultura e Spiritualità Fra’ Benedetto a Sillico di Pieve Fosciana, a Prato, alla Fondazione “Antonio Fineschi” e all’Associazione Clio promossa dall’Editore Mauro Baroni in Viareggio.
Al suo attivo, per la collana “La Versilia e l’Arte” curata da Lodovico Gierut, ha pure varie pubblicazioni (illustrate in genere da disegni e da chine della stessa autrice): “Il cancello dei ricordi” con nota introduttiva di Manlio Cancogni; “Sinite parvulos...”, che gode delle simpatiche illustrazioni della pittrice Liliana Marsili; “Il Messaggio”, vincitore del primo premio assoluto per la narrativa edita, nel 3° Concorso Nazionale “S. Bernardo 2001” a San Giovanni in Fiore (CS); la raccolta di liriche “Fili di Ragno”; il racconto lungo “La Bugia” illustrato, oltre che da lei, anche da valenti artisti: Mauro Capitani, Amedeo Lanci, Renzo Maggi, Domenico Viggiano, Vittorio Zerbi); un originale diario “Una pagina al giorno...” e, per la Casa Editrice Baroni di Viareggio, quattro opere inserite nella collana “Mediterranea”, “Il Dubbio e altri racconti”, “La vita semplice”, poi, in collaborazione con Sauro Farnocchia, “Diverso ...d’amore” ed infine “La ribollita” con un saggio e bibliografia ragionata di Mauro Baroni. Tali ultimi volumi sono tutti impreziositi dalle delicate grafiche di Grazia Leoncini. Ha pure scritti ed opere pittoriche nei volumi “Segni del dolore, la dimensione sacra della sofferenza” e “La spiaggia e il melograno”, delle Edizioni Comitato Archivio artistico-documentario Gierut nella cui collana “Immagini del tempo” è inserito il libro “Carlotta. C’è posta anche per me”.
Libro che abbiamo presentato ai radioascoltatori con alcuni estratti letti da Laura.
Bruna Nizzola sulla scansione di vicende lontane riportate alla luce con metodo razionale, avvalendosi anche di mezzi moderni quali la posta elettronica, per riannodare lontani fili d’amicizia interrotti, poco concedendo all’alone mitizzante della memoria, in sordina, senza che ce ne accorgiamo, riesce a veicolare le sue convinzioni etiche ed esistenziali dettate dal buon senso di chi, giunto ad un’età in cui è possibile e doveroso stilare un bilancio critico di un’epoca, nutre ancora la fervida speranza che certe situazioni non si verifichino mai più e cerca di portare la propria pietruzza all’edificazione di un’epoca più giusta e serena, se non proprio felice.(rec.di Manrico Testi)

giovedì 19 novembre 2009

Trasmissione del 20/10/2009

Bellissima puntata con il ritorno del poeta WALTER MILONE e la presentazione ai radioascoltatori del nuovo Autore lo scrittore GIORGIO FERRARIS segnalatoci dalla Casa Editrice ARABA FENICE.

Il primo ospite della serata è stato GIORGIO FERRARIS scrittore segnalatoci dalla Casa Editrice Araba Fenice, di lui sappiamo che è un insegnante elementare, è stato sindaco di Ormea dal 1985 al 2004 e successivamente vicesindaco. Dal 1985 è consigliere della Provincia di Cuneo e, attualmente, capogruppo dei Democratici di Sinistra. Ricopre l'incarico di presidente della Comunità montana Alta Val Tanaro dalla sua costituzione, nel 1999. Fa parte del Gruppo di lavoro per le scuole di montagna, costituito dalla Regione con la Direzione scolastica regionale e della Giunta dell’Unione nazionale Comuni ed Enti montani del Piemonte. È stato fra i fondatori e vicepresidente della Federazione italiana produttori energie rinnovabili, componente prima del Comitato di gestione poi della rappresentanza dei sindaci dell'Asl.
Nelle elezioni 2005 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nella circoscrizione di Cuneo.
Il libro che ci ha presentato in questa serata si intitola " Alpini dal Tanaro al Don " Ed. Araba Fenice.
In questo libro, Giorgio Ferraris, oltre a raccontare la storia della Cuneense nella guerra di Russia, approfondisce alcuni aspetti e fatti di quella tragedia che hanno riguardato gli alpini reclutati sul nostro territorio ed alcune vicende e personaggi che hanno avuto origine in Alta Val Tanaro, dalla storia delle tradotte partite da Garessio per il fronte russo negli ultimi giorni di dicembre del 1942 al ruolo svolto nei giorni della ritirata dal tenente Colonnello Mario Odasso, garessino, Capo dell'Ufficio Operazioni del Corpo d'Armata Alpino in Russia.

Il libro è arricchito dalle significative fotografie e dal diario della ritirata di Domenico Strumia di Sommariva Bosco, tenente del Battaglione Ceva, e si avvale di molte considerazioni del "Diario di un alpino", scritto da Dario Colombo di Ormea, oltre che di memorie e testimonianze raccolte da fonti diverse.
Il grande interesse che ha suscitato in noi la lettura di alcuni brani da parte di Laura e il tema trattato ci ha portato con grande entusiasmo ad invitare Giorgio a tornare ancora nei nostri studi.

Secondo ospite della serata un caro amico che volentieri è tornato nei nostri studi il poeta WALTER MILONE.
Walter è nato e vive a Druento in provincia di Torino,scrive poesie da quarant'anni, la prima, dice,per sfuggire alla noia di una lezione di matematica, le altre venute dopo, per liberare le sue emozioni.
In questi anni i suoi scritti hanno raccolto soddisfazioni che non immaginava neanche, con numerosi piazzamenti prestigiosi da podio o piene vittorie.
Walter Milone ha sempre cercato di coniugare la poesia con altre forme di arte, calcando le scene del Teatro con attori, musici e ballerini. A tutti loro deve profonda gratitudine, per la generosa partecipazione e per le emozioni che insieme sono riusciti a regalare agli spettatori o nel caso della radio alla gente in ascolto, attimi veri, fatti di sentimenti condivisi. Walter è contento quando una persona gli dice di essersi commossa ad ascoltare una sua poesia oppure di essersi ritrovato in una frase o in un verso, perchè ha così la certezza di avere fatto anche lui qualcosa di buono.Io personalmente sono felice che un grande poeta come Walter abbia aperto la sua scatola segreta di poesie decidendo che finalmente era giunto il momento di farle conoscere al grande pubblico di Radio Italia 1.

Trasmissione del 13 ottobre 2009


Nuova puntata del Prof. PIERO BURZIO filosofo, saggista e romanziere a Dimensione Filosofia.
Per chi si è perso le precenti puntate diciamo che Piero Burzio è professore di Storia e Filosofia nei Licei e docente collaboratore all’Università di Torino. Promotore di un «Salotto eno-gastro-letterario», dal 2000 tiene corsi all’Università Popolare di Torino. Le sue passioni sono la musica e lo sci-alpinismo.
Tra i suoi scritti, “Introduzione alla lettura della Fenomenologia dello Spirito di Hegel” (Utet, 1996), “Ferite del Lógos. Pierre Klossowski e la filosofia della religione” (L’Arciere, 2001), “Filosofia contemporanea” (Sei, 2003), “La passeggiata del filosofo” (Sei, 2004), "Il pensiero delle origini. Da Talete ai sofisti" (Edizioni Angolo Manzoni - Collana Saggi, 2007); attualmente sta lavorando a un saggio su Georges Bataille.
Ha soggiornato a lungo in Brasile, esperienza da cui è nato il romanzo "Il flauto d’acqua dolce" (Edizioni Angolo Manzoni, 2007), con il quale ha esordito nella narrativa. Sempre per i tipi della Edizioni Angolo Manzoni, nel 2008 ha pubblicato in CORPO 16 “Kin dei monti”, entro il progetto “Superare le barriere di lettura”, realizzato anche mediante il contributo finanziario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nella nostra tramissione ha dato vita a una serie di puntate denominate " Dimensione Filosofia " ogni secondo martedì del mese. Trattando svariati argomenti filosofici come l'Amore, il Bene,la Bellezza e in questa puntata la Verità. Valgono più di mille parole i filmati fatti al Prof. Piero Burzio su YOU TUBE su DimAutore, per cogliere l'eccezionale bravura e competenza didattica del nostro simpatico ospite e amico del martedì. Numerose segnalazioni sono pervenute in Redazione da radioascoltatori e scrittori ricche di note positive e complimenti.

Trasmissione del 6 ottobre 2009


Interessante puntata con due nuovi ospiti : il poeta SALVATORE SBLANDO e la scrittrice ENZA CAVALLERO.
Il primo ospite della serata è stato SALVATORE SBLANDO che si è presentato ai radioascoltatori parlandoci del suo libro di poesie “ Due granelli nella clessidra “ Ed. LietoColle.
Salvatore nelle sue liriche è accurato nella scelta delle parole o delle metafore. Mai una parola superflua, i versi scorrono fluidi, coinvolgono, ti trasportano e spesso rilassano.

Salvatore è un poeta dei luoghi, dei confini e i luoghi sono la gente ; ha la capacità di mantenere sempre un perfetto equilibrio fra l'emozione e la precisione della scrittura , la capacità di guardarsi intorno, guardare dietro le facce. Per Salvatore un albero non è mai solo un albero. E’ una storia.

DI QUESTI E D'ALTRI TEMPI

Se solo conoscessi il nome
di voi alberi fioriti in Piazza Statuto
potrei dare del tu ad ogni ramo
così come si dà alla madre
e dirvi di passi trascorsi sopra l'ombra
delle foglie infrante ad ogni autunno

e della donna che racconta
gli anni incisi sulle panchine
o dei portici che hanno fatto
da coperta ad ogni inverno

È così che sporgo dal profilo
dei lampioni, l'indistinto di uno sguardo
sperso nei capelli raccolti
da un foulard all'uscita di una chiesa protestante

Se solo conoscessi il vostro nome
alberi a primavera, chiamerei
ogni mano appoggiata alla corteccia
delle impronte scriverei il mare
che hanno attraversato
e della terra scivolata come sabbia
fra le dita direi di un tempo
che convive in voi
così lontano da me stesso

Secondo ospite della serata è stata la scrittrice ENZA CAVALLERO che ci è stata segnalata dalla Casa Editrice Araba Fenice.
La scrittrice ci ha presentato il libro " IL DUCE, IL CIBO E L'AUTARCHIA ".

Il libro è stato così introdotto da Carlo Petrini :
"Stava per finire la guerra ma non finiva ancora la fame: le navi Liberty e le Victory erano pronte a salpare dai porti americani portando viveri, e medicinali, le navi bianche avevano preso il posto delle bananiere e riconducevano in patria feriti e prigionieri di guerra, nelle piazze la gente ballava senza accorgersi che erano terminati l'oscuramento e il coprifuoco....
Il pane, non più di riso o di mais, ma di farina canadese, il riso non più della Valpadana ma della Virginia, ci avrebbero sfamati, nutriti e ingrassati, insieme con il burro di arachidi, che gli americani spalmavano ingordi su quello strano pane già affettato, di forma quadrata, ma noi avremmo continuato a sognare le grosse biove cotte nei forni a legna, i tajarin, le nostre buone minestre...
Purtroppo era scoppiata la pace!"

Enza, ci ha così presentato un nuovo libro di storia, un insolito frammento di come siamo stati durante il ventennio fascista. E così facendo per l'ennesima volta prova quanto la storia e le storie della quotidianità siano cartina di tornasole, "epifania" direbbero í cultori della petite histoire, insostituibile per comprendere la grande Storia, quella che coinvolge e talvolta sconvolge l'esistenza di intere comunità... Sorretta da una profonda conoscenza storica e attingendo a una memoria personale che non lesina minuzie, l'autrice ci riporta a un passato nemmeno troppo remoto. Di quando un romagnolo dal fisico tarchiato, a torso nudo invitava alla "battaglia del grano", cosa persino ridicola in un paese che per secoli era stato il granaio d'Europa. Di quando quello stesso uomo, dopo aver perso sé stesso e l'Italia nella catastrofe della guerra, si vide costretto a sollecitare avvilenti eppur necessari "orti di guerra".
Grazie a una narrazione avvolgente, sorretta e quasi ordinata con la puntigliosa enumerazione di ricette dell'epoca, rivive un Paese che fortunatamente non c'è più, quello di "un solo pasto al giorno, e quando va bene". Non ci allontaniamo troppo dal vero affermando che la fame fu sfrontata e costante compagna di vita di molti nostri avi. Al complesso di espedienti che escogitarono per renderla meno dura è dedicato questo libro."