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Per partecipare alla trasmissione " DIMENSIONE AUTORE " a RADIO ITALIA 1

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domenica 5 luglio 2009

Trasmissione del 30 giugno 2009

Puntata prestigiosa con due poeti NUMERO UNO della Poesia Contemporanea Italiana , due poeti classificatosi al secondo e terzo posto nel prestigioso concorso nazionale indetto dal Salotto Letterario di Torino " Il numero UNO della Poesia Italiana Contemporanea 2009 " particolare concorso dove la clausola obbligatoria di partecipazione era quella di ripresentare una poesia che fosse arrivata prima, seconda o terza in un concorso nazionale di poesia. Su 400 partecipanti il 20 giugno 2009 sono stati premiati Gabriella Mercuri al secondo posto e Giancarlo Napolitano al terzo posto. I due poeti hanno accettato di partecipare alla nostra trasmissione per farsi conoscere al grande pubblico di radioascoltatori di Radio Italia 1.


Gabriella Mercuri ama tutto ciò che è creativo, si diletta a fare Decupage, composizioni di fiori secchi. Cura molto la casa, si dedica al giardinaggio che ha il potere di rilassarla. Ama dunque il verde,i fiori,la campagna. Gattofila convinta adora i gatti forse perchè le somigliano.Ama viaggiare e conoscere luoghi e culture.Le piace leggere romanzi , ma fin da bambina è stata sempre affascinata dalla poesia di Pascoli , Leopardi e Pablo Neruda.
Il suo cammino poetico comincia “clandestinamente” nel gennaio del 1981. Debutta ufficialmente con “L’Urlo del Passato“ che presenta nel marzo del 2006 a Taviano e nel settembre del 2006 a Torino.
Nel 2007 si aggiudica il Premio speciale della Giuria nel concorso “Chiave di Volta”. Nel 2008 si aggiudica il 3° premio al Concorso Letterario Marco Mazza e viene premiata alla Fiera del Libro di Torino. Sempre nel 2008 il suo Salento la premia con il 1° premio al Concorso Vittorio Bodini.
Nell’aprile 2009 presenta il suo secondo libro “HO SCOMODATO UN SOGNO”.
Si aggiudica il 2° posto al Concorso del Salotto Letterario “Il numero UNO della poesia contemporanea italiana 2009”con la poesia che ha letto in trasmissione : " Giocoliere dei Sogni ".

GIOCOLIERE DEI SOGNI


Ora mi svestirò dal grigiore
dei giorni passati e rimarrò nuda.
Mi vestirò di veli per te
giocoliere dei sogni
tra luci soffuse interrogherò
lo specchio intrigante del tuo volto
mi aprirò varchi tra viali di rose
solleverò risacche ingrossate dal vento
accoglierò spruzzi di salsedine
mi inebrierò con l'odore acerbo
di passione e muschio selvatico
mi infuocherò tra forti braccia
ed affronterò dolcemente la notte





Abbiamo intervistato poi Giancarlo Napolitano un poeta che recepisce le più intime espressioni dell'animo interpretandoli con sublime sensibilità poetica, dimostrando sublime sensibilità poetica e profonda creatività.
Giancarlo ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e le sue poesie sono presenti in diverse antologie. Vanta preziosi riconoscimenti tra cui spiccano i primi posti assoluti ai premi internazionali “Colonna D’Eroma” , Palermo 2007; “I fiori di Baudelaire”, Bolsena 2007, premio “Città di Viterbo”2008, “Trofeo Penna d’Autore”, Torino 2009, sezione religiosa.Per ultimo un pretigiosissimo terzo posto al Concorso Nazionale " Il numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea 2009" con la poesia CAPACI.

CAPACI


Un giorno cinque vite bussarono alla luna
e un urlo si levò dal fondo della strada,
il cielo si coprì di pietre di cristallo,
tra bocche di leone e ginestre rampicanti.

La morte parlò piano al vento e al magistrato,
sfiorò l’ultimo istante con lacrime cangianti,
svuotò giustizie esauste in faccia ai sordomuti,
tremò tutta la rabbia nel mondo senza ore.

Quell’urlo fece buio, rumore sopra i sassi,
l’asfalto si dischiuse nel cuore del vulcano,
il vento scoperchiò la morte addormentata
e Capaci fu bollente come un tango straripante.

Soffiarono sirene dalla bocca del dio Eolo,
soffiarono vendette sopra i rami degli aranci,
il volo delle aquile franò sui grattacieli,
nulla fu come prima, neanche la mia siesta.

La morte parlò piano per non destare i grilli,
le brune capinere, sotto mandorli salati,
si spensero all’istante ingoiate dalle fiamme
e un tenero sorriso marcì sopra le stelle.

Sbottarono i silenzi nel giorno della strage,
le rose non patirono coperte dalla mafia,
spuntata per coprire la giungla siciliana
e rendere isolata un’isola italiana.

Un giorno cinque vite scortarono la morte
e l’ombra si placò ad un palmo dall’asfalto,
sfidando le illusioni vestite rosso sangue,
danzando sopra il cuore di un giudice coraggio.



VEDERE FILMATI su YOU TUBE DimAutore.

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