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martedì 23 marzo 2010

Trasmissione del 2 marzo 2010



Grande puntata con due scrittrici di grande talento : Antonella Saracco e Daniela Messi.

Il primo ospiter della serata è stata la scrittrice :

Antonella Saracco

Nata a Nizza Monferrato (Asti), vive a Govone (Cuneo).
Antonella Saracco si occupa di formazione ed è cultrice della materia in Psicologia dinamica presso l'Università di Torino.

Ha curato alcune pubblicazioni ed è autrice della biografia di Stefania Belmondo Più veloci di aquile i miei sogni, edita da Sperling & Kupfer nel 2003.

Con la novella "Filari" si è classificata tra i vincitori della prima edizione del Premio Nazionale di Novella "Carlo Cocito" di Montà d'Alba.

Nella serata ha presentato il suo libro " Una scuola per la montagna - Festiona e la Valle Stura " edito da ArabaFenice.

Il volume raccoglie contributi di studiosi di cultura alpina e di esperti delle istituzioni, e testimonianze di dirigenti, insegnanti, genitori, allievi ed ex-allievi che hanno vissuto l'esperienza, del piccolo complesso di Festiona che, organizzato per pluriclassi da anni agisce in collaborazione con la Comunità Montana Valle Stura per la conoscenza e la promozione di significativi elementi della cultura locale con ricerche e studi il sugli aspetti storici, linguistici e socio-ambientali del contesto di appartenenza di alunni e famiglie, coinvolgendo nonni ed esperti dei vari settori disciplinari e della vita di montagna. Nella pubblicazione si ripercorre la vicenda di questa piccola scuola alpina che, sempre a rischio di chiusura per l'esiguità numerica degli alunni, viene riconosciuta come specifico polo culturale, tanto da essere scelta da genitori di paesi della bassa e media Valle Stura per il suo metodo e il produttivo clima di apprendimento. Con il libro s'intende rendere omaggio all'insegnante Luciana Pelizzetti Magnetto.
Secondo ospite della serata è stata la scrittrice DANIELA MESSI

che doveva essere presente in trasmissione insieme a ENZO BARTOLONE co-autore del romanzo giallo " UN MARITO PER JOLANDA " e titolare della Casa Editrice Angolo Manzoni. Entrambi si sono cimentati a portare a termine un libro giallo partendo da un incipit della giallista Gianna Baltaro (scomparsa nel gennaio 2008),. Entrambi ricompongono un mosaico e per farlo hanno compiuto un non facile lavoro lavoro di osservazione e deduzione, proprio come suggerisce il metodo di Sherlock Holmes.
Come scrive Giorgio Ballario nella prefazione, “Fin dalle prime righe è tutto chiaro. Il riferimento a La Stampa sottintende che siamo a Torino, e non potrebbe essere altrimenti. L’aggettivo ‘Regio’ anteposto al sostantivo ‘notaio’ ci dà l’indicazione che la narrazione si svolge nell’Italia monarchica d’anteguerra e la descrizione appena accennata del luogo ci rimanda immediatamente a un ambiente facoltoso e alto borghese. L’artifizio dell’annuncio matrimoniale sul quotidiano, infine, fa subito immaginare un intrigo familiare.
Il commissario Martini farà il suo ingresso soltanto alcune pagine dopo, ma per i lettori fedeli di Gianna Baltaro è come se fosse già presente sin dalle prime righe, muto osservatore del piccolo dramma che sta per andare in scena nell’elegante salotto del Regio notaio. La cornice del romanzo è infatti quella tipica delle investigazioni di Martini: la Torino anni Trenta, lacerata tra i fasti ormai impolverati della Belle époque, le contraddizioni del regime fascista nel suo periodo più saldo e i presagi nefasti di un conflitto ancora lontano, ma in qualche modo annunciato...”

Come terzo ospite , una intervista telefonica di Laura allo scrittore MARCO LIBER segnalatoci dalla DANAE Distribuzione di Rieti, con il suo libro " ADAMO "Edizioni Kairos.

Marco Liber (pseudonimo di Angelo Gorruso) è nato nel 1933 in provincia di Avellino, dove ha svolto la professione di notaio per oltre quarant’anni. Fin dall’adolescenza ha mostrato una predilezione per le lettere, scrivendo racconti e poesie. Negli anni ’50 ha collaborato alla terza pagina del “Corriere dell’Irpinia” e pubblicato articoli di critica cinematografica sulla rivista milanese di cinema d’amatore “L’Altro Cinema”. Ha anche sperimentato il linguaggio cinematografico creando, con gli amici cineamatori del Cine Club Avellino, piccole storie e documentari in passo ridotto: Pellegrinaggio, una toccante storia del Sud tra povertà e misticismo, ha vinto nel 1961 il 1° premio alla “Rassegna del passo ridotto di Montecatini”.
La sua ultima fatica letteraria è intitolata " ADAMO "


Adamo, proprio come l’illustre predecessore, ha tutto da imparare dalla vita. Le contraddizioni, lo stridore e le ambiguità dei rapporti umani, le attese deluse. Il protagonista, come in un gioco di specchi, fatale e beffardo, scoprirà proprio in una Eva il suo idolo polemico. L’amore e l’apprendistato alla vita si fondono in questo problematico romanzo di formazione (Kairós Edizioni, pagg. 208, € 14,00) ricco di spunti di riflessione. I personaggi entreranno in scena prima in punta di piedi, poi sgomitando, come in una moderna pièce teatrale, fino all’inaspettato finale, dove, finalmente Adamo troverà se stesso.

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