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venerdì 26 febbraio 2010

Trasmissione del 23 Febbraio 2010

In questa puntata sono venuti due nuovi Autori , la Poetessa MARIA CERVAI e lo scrittore GIAN LUIGI ROSSETTI. Terzo ospite della serata lo scrittore MANFREDI RIMBOTTI intervistato al telefono da Laura Scaramozzino.

Primo ospite della serata Maria Cervai, poetessa che ho conosciuto durante la cerimonia di Premiazione di “ Poesie d’Amore “ organizzato dall’ Ass. A.L.I. Penna d’Autore.

Maria Cervai è un’esule istriana, nata a Orsiera (Pola), il 13 ottobre del 1939, Dopo il triste esodo nel 1947 fu ospitata al Centro Raccolta Profughi di Tortona (AL). Da lì , dopo alcuni anni, si trasferì a Torino, dove ancora risiede. Conseguito il diploma di abilitazione magistrale ha in seguito insegnato nelle scuole elementari. Oggi è in pensione e frequenta l’Università della Terza Età di Torino. Nel 2006, con la poesia “ Crocefissa “ ha vinto il premio letterario internazionale di poesia “ Ulivo D’oro I.I.D.H. e Unitrè“. In questa puntata Maria Cervai ha presentato la sua prima silloge poetica “ L’APPRODO FELICE “ pubblicato dall’Editore IL FILO.

Nelle sue poesie non vi è traccia di odio o rancore ma solo dolorosa nostalgia di un tempo e di un luogo lontano e indimenticabile; c’è il desiderio di di ricordare con la consapevolezza che in questo caso la memoria ha un ruolo decisivo, che non si tratta solo di ricomporre il quadro dei propri affetti familiari ma anche di contribuire, almeno in parte, alla storia di un avvenimento tragico e complesso quale appunto è stato l’esodo istriano.


" Profughi "
Profughi : orfani della gioia, feriti dalla vita,
un trauma indelebile, un'angoscia infinita,
il ricordo della costrizione, dell'esodo forzato,
per tutta la vita vi avrà condizionato
Profughi istriani, fiumani, dalmati :
un intero popolo dalla sua terra sradicato,
dal genocidio delle Foibe scampato,
verso lidi inospitali, approdato.
Distribuivano chiodi per lasciare
le nostre case i titini infoibatori
e per sfuggire il male e gli orrori
ilcalvario di tutti è iniziato !
In cento campi profughi sparpagliati
i nostri diritti furono violati :
povertà, emarginazione, sofferenza
furono della Patria l'indegna accoglienza.
Le comunità istriane e dalmate,
a difesa della propria identità,
alla cultura d'origine ancorate
han mantenutouna grande dignità.
Con gran dolore e immensa fatica
si sono ricostruite una nuova vita
traghettando se stessi verso la normalità
fatta di unione, lavoro e solidarietà.
Per cinquant'anni la memoria
del nostro Esodo in Italia fu negata
ma ora il Giorno del Ricordo
per sempre alla Storia l'ha consegnata !


Secondo ospite della serata è stato lo Scrittore GIAN LUIGI ROSSETTI, da me invitato su segnalazione del Poeta LASKO già nostro ospite in due puntate

GianLuigi di lui ci ha detto :

" Sono nato ad Asti nel gennaio del 1971, a diciannove anni mi sono arruolato volontario nell’esercito italiano dove ho prestato servizio fino al 1998. Dopo il congedo ho svolto vari lavori: operaio edile, lavaggista, operaio metalmeccanico, educatore presso una comunità per disabili psichici.

Ho vissuto a Viterbo, a Chiavari, e a Torino per dieci anni. Nel 2003 sono tornato ad Asti, dove da quattro anni sono impiegato come operatore di contact center in un’azienda astigiana.

Gli studi li ho ripresi a ventisei anni, dalla prima ragioneria alla laurea in cinema conseguita nel 2005 presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su Fellini.

Nel 2004 ho curato e gestito la videoteca comunale del Centro Giovani del Comune di Asti, e per sei mesi circa ho collaborato come redattore con Prima Radio Piemonte.

Gian Luigi Rossetti nella puntata ci ha presentato il suo primo romanzo “ Hanno impiccato Titti “ pubblicato dalla casa Editrice Joker

Nel romanzo si narrano cento giorni della vita di Federico Salimbene, un trentaseienne separato che da poco ha ricominciato, o almeno ci prova, a vivere a modo suo, dopo anni di matrimonio votati alla costrizione e alla rinuncia di se stesso, per via di una moglie troppo esigente.

Federico abita in una casa modesta e per vivere è costretto a lavorare in una Ditta che detesta perché il suo datore di lavoro Jerry Ballotta, ha avuto una relazione con la sua ex moglie Frida . Costretto in un presente che non può liberarsi del passato, si mette alla ricerca di sé attraverso la scrittura, che è sì espressione letteraria, ma che sembra, anche, l’unica possibile via di riscatto. Inizia a scrivere il suo romanzo, ma vivendo in solitudine fa una enorme fatica a trovare in sé stesso i motivi e i temi dello scrivere in una Asti che non riconosce più come la città che un tempo gli dava gioia e sicurezza. Federico però lotta , reagisce e tra una crisi e l’altra riuscirà comunque a terminare il suo romanzo. La conclusione del romanzo è sorprendente e originale , la storia infatti termina con una trasmissione radiofonica, Hollywood Party, in cui il protagonista va a presentare il film tratto dal suo romanzo. Un finale dove i vari livelli di realtà si incrociano nell’impossibile incontro tra personaggi e situazioni del romanzo di Federico e personaggi del romanzo e personaggi cinematografici e radiofonici realmente esistenti. “ Nel romanzo - dice Gian Luigi Rossetti - si alternano due registri uno umoristico e uno più drammatico, sempre comunque ancorati ad un realismo spesso crudo e senza filtri, c’è molto cinema, qualche sogno, un piccolo giallo con qualche sassolino lasciato cadere qua e là. “

Terzo ospite lo scrittore MANFREDI RIMBOTTI nato a Firenze nel 1974 , segnalatomi dalla DANAE Ditribuzione e intervistato per telefono da Laura Scaramozzino.


di lui ci ha detto che ha pubblicato due Romanzi :

2005: Vasco è come Indurain, editore “I Fiori di Campo”.

La notte di capodanno del 2000 è l'occasione, per i due protagonisti del libro, di ripercorrere i molti anni della loro storia d'amore e, allo stesso tempo, la grande storia e le piccole vicende del mondo degli anni 90.

2007: Elisa Petters, padre olandese, madre di Como, a Milano per studiare, editore “EdiGiò”. Dal testo è stato realizzato un Audiolibro da parte dell'editore on line www.audiolettori.it.

Tre persone, due uomini ed una donna, il rapimento di quest'ultima: Elisa, che sarà il motivo di un viaggio improvvisato attraverso mezza Europa. Un viaggio che ripercorre un fatto analogo avvenuto venti anni prima. Un rapporto, tanto stretto ed intimo quanto assolutamente folle, tra te persone. Un rapporto tanto particolare da poter sopravvivere soltanto finché tutti e tre i protagonisti ne sono pienamente partecipi, e destinato invece a dissolversi non appena uno qualsiasi dei tre decide di “uscirne”.

Dal 2004 sono tastierista del gruppo beat rock Pentatonics (www.pentatonics.it), che si esibisce con regolarità nei locali per musica live della Toscana.


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