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Per partecipare alla trasmissione " DIMENSIONE AUTORE " a RADIO ITALIA 1

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sabato 24 aprile 2010

Trasmissione del 06 Aprile 2010


Grande puntata all'insegna di tre New Entry a Dimensione Autore segnalati dalla Casa Editrice Araba Fenice, dal Circolo Cral Smat e dalla Danae Distribuzione : gli scrittori EZIO BARACCO , STEPHANO GIACOBINI, BARBARA MIELE.

Il primo ospite della serata è stato lo scrittore EZIO BARACCO, di lui ci ha detto che vive vicino a Torino, dove opera nel settore dentale. Sassofonista e appassionato di musica jazz, ha pubblicato, con diverse formazioni, alcuni lavori discografici con proprie composizioni. La stessa propensione a esprimersi in modo autonomo e originale si ritrova nelle pagine del suo libro :

" L'anello che non tiene. Uno sguardo da Pianvignale"

Così si è espressa la scrittrice Antonella Saracco nella sua recensione :
«L'agile svolgersi e riavvolgersi di una memoria affettiva sensibile e puntuale, in una personalità incline al rapimento, insegue qui, come in un'elegante ricorsione musicale, un immaginifico punto di fuga verso un assoluto intimo e colloquiale, con l'unica finalità della condivisione. Scenari e ritratti, circostanze e personaggi, aneddoti e riflessioni, sensazioni e atmosfere appaiono, si rivelano e sfumano sulla scia di un pacato ritmo interiore. Quasi in un teatrale gioco d'ombre psichicamente sospeso, si affacciano voci, espressioni e gesti per colorare un mondo: come d'incanto, allora, tutto riprende vita, tono e armonia. E, soprattutto, senso. Lo sguardo attento di una mente captativa che va oltre l'apparenza raccoglie in sé, quale semplice pretesto letterario, la realtà passata e presente di Pianvignale, piccola frazione di Frabosa Sottana, vicino a Mondovì: il solitario percorso di ricognizione di un vissuto offre così raffinate occasioni d'incontro tra stili di pensiero e tensioni ideali, tra luoghi reali e spazi dell'anima, tra eventi minimi ed evoluzioni epocali. E ricrea l'appartenenza a una cultura, dentro la storia, come concreto esercizio di sopravvissuta libertà. A scorrere queste pagine, si scopre che "l'anello non tiene" quando la forza dirompente del silenzio in cui "le cose s'abbandonano" insinua un esile filo di mistero nella rappresentazione di realtà ordinarie, restituendo l'immagine di ciò che resta incorrotto nel tempo.»
Secondo ospite della serata è stato STEPHANO GIACOBINI pseudonimo di Roberto Castelli, 42 anni, avvocato penalista in Torino con trascorsi da giornalista.
Uno scrittore che ho conosciuto durante il 3° Meeting della Poesia e Narrativa organizzato dal CLIB DEI CENTO al Circolo CRAL SMAT in strada del Nobile 12 il 23 marzo a Torino.
STEPHANO ci ha presentato il suo libro

L'ISOLA DEGLI UOMINI SUPERFLUI - Edizione Spoon River


il Romanzo narra che in un angolo remoto della più grande foresta del pianeta un potente uomo d’affari (e spregiudicato malavitoso) ha creato un vero e proprio luna-park della morte: l’Isola. Sborsando ingenti cifre, miliardari di ogni parte del mondo possono accedervi per uccidere o torturare, impunemente, uomini all’uopo catturati e tenuti segregati.

La vicenda è narrata direttamente dal protagonista, il Capitano, braccio destro del creatore dell’Isola, uomo cinico e ambiguo che ha abbandonato il mondo civile per mettersi al servizio del male e della morte, grande organizzatore delle sconvolgenti attrazioni messe a disposizione dei clienti di quel folle parco dei divertimenti.

Vittime sono gli Uomini Superflui, gente emarginata dalla società, poveri fra i poveri, la cui esistenza non ha alcun valore, se non quello di essere a disposizione di altri uomini che possono addirittura comprare la loro vita e la loro morte.

Tutto sembra filare liscio, i clienti si susseguono con regolarità e con richieste sempre più sconcertanti, finché compare sulla scena una donna, che sovvertirà i valori e aprirà nuovi orizzonti.

L’eterna lotta fra il bene e il male, considerata dal punto di vista di quest’ultimo, la loro reciproca interdipendenza, in un conflitto destinato a non vedere mai un vincitore. I contrasti fra la forza dell’amore e l’intensità dell’odio, l’esaltazione della morte e la vacuità della vita, le differenze fra esistenza e vita, fra morte corporale e morte in vita, la miseria e la nobiltà che albergano nell’animo umano.

L’allarme ecologista, la denuncia delle profonde disuguaglianze sociali che condizionano l’umanità intera, la deriva e le conseguenze aberranti di un mondo fondato unicamente sull’accumulo di denaro.

Terzo ospite della serata la scrittrice BARBARA MIELE , titolare della omonima casa editrice MIELE ci è stata segnalata dalla DANAE Distribuzione di Rieti.
L'intervista telefonica è stata fatta dalla nostra Critica Letteraria Laura Scaramozzino.
Barbara Miele è nata a Lugano, in Svizzera nel 1970 e vive a Lecce dal 2001.
Da sempre amante dei cavalli, Barbara ha iniziato a praticare l'equitazione dall'età di otto anni.
Dal 1987 al 1989 ha frequentato la scuola svizzera per diventare istruttore di equitazione.
Ha praticato negli anni successivi diverse discipline equestri, prediligendo però l'addestramento di giovani cavalli o la rieducazione di soggetti problematici. Dopo avere studiato psicologia equina si è appassionata a quella dell'essere umano, della quale sono fortemente impegnati i suoi precedenti libri " Sara sarà" nel 2006 "l' incognita se " nel 2007 e " Noi:due io " nel 2008.

Il suo ultimo libro è " Zucchero e Peperoncino - la storia vera di SHAHSADA piccolo cavallo figlio del vento "
Sin dalla notte dei tempi uomo e cavallo sono stati divisi da un sottile, invisibile e invalicabile muro. La loro stessa natura - carnivoro e predatore il primo, erbivoro e preda il secondo - ne ha reso difficile comprensione e comunicazione. Shahzada è un cavallo dal temperamento focoso, incattivito e traumatizzato da mani inesperte fino a diventare pericoloso per se e per gli altri, che viene acquistato dalla protagonista in un estremo tentativo di evitarne l'abbattimento. In un lungo percorso che porterà alla guarigione di traumi e ferite, cavaliere e cavallo dovranno apprendere a comunicare attraverso una lingua comune, fondando il loro rapporto sulla fiducia reciproca, sulla tolleranza, ed il rispetto dell'altro. Il premio per loro sarà la crescita, l'evoluzione e un rapporto simbiotico che permetterà ad entrambi i componenti di questa strana coppia di dare il meglio di se in ogni circostanza. Un libro per tutti coloro che desiderano conoscere più a fondo la psicologia equina.

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